La raccolta di mappe e disegni dellArchivio Storico Comunale di Vignola, attualmente conservata presso la Biblioteca Comunale Francesco Selmi, costituiva un fascio di carte che nellinventario compilato per lArchivio negli anni Settanta corrisponde tuttoggi alla seguente segnatura: ASCVg, epoca dellUnità dItalia, b. 951.
Presumibilmente estrapolati dalle pratiche cui erano allegati al fine di una migliore conservazione degli stessi, i disegni coprono un arco temporale che si estende dalla metà del Settecento fino al primo ventennio del Novecento e comprendono mappe del territorio, planimetrie di terreni e progetti di rettifica di strade, nonché progetti e piante di edifici; in particolare, un nucleo abbastanza sostanzioso di progetti concerne ledificazione del nuovo cimitero intrapresa sul finire del secolo scorso.
È ipotizzabile che i documenti di epoca più recente, ossia a partire più o meno dal 1850, siano andati ad accorparsi ad un gruppo già esistente di carte costituitosi allincirca nella prima metà dellOttocento. Conservato nello stesso fascio delle mappe, infatti, si trova un antico inventario, ascrivibile appunto alla seconda metà del XIX secolo (lultima pianta ivi menzionata data 1855), che attesta come allepoca esistesse già un discreto numero di carte raggruppate insieme. Nellelenco, trascritto in appendice al presente inventario, sono enumerati ben 45 tra mappe del territorio, piante di terreni e profili di strade, talune riguardanti anche Marano, Savignano e Castelvetro.
Di tale nucleo originario rimangono oggi poco meno di una ventina di mappe, che assieme ad altri progetti e disegni successivamente aggregati formano il corpus attuale della raccolta. Non è possibile ripercorrere le vicissitudini che nellarco di un secolo e mezzo hanno portato alla scomparsa di gran parte di questa preziosa documentazione sul territorio, anche se è plausibile che alcune delle carte oggi irreperibili abbiano seguito le diverse mutazioni amministrative che hanno interessato il vignolese e siano oggi conservate negli archivi storici dei comuni finitimi o in quello del Consorzio delle Basse.
Purtroppo solo in alcuni casi è possibile ricondurre mappe e progetti alle relazioni, perizie e carteggi che li accompagnavano. Tuttavia, quando ciò è avvenuto e si è riusciti a recuperare il rimando ai numeri di protocollo delle pratiche, questi sono stati sempre segnalati nel campo note per agevolare eventuali ricerche ed approfondimenti da parte degli studiosi.
Lintera raccolta è stata completamente restaurata nel 1982 grazie ai fondi stanziati dalla Regione Emilia Romagna.
La descrizione di ciascuna mappa si presenta sotto la forma di una breve scheda, nella quale sono indicati data, titolo, autore, dimensioni, brevi note descrittive e di commento, numero corrispondente allantico inventario e numero corrispondente allelenco redatto per il restauro.
Datazioni, titoli e autori compresi tra parentesi quadre sono stati attribuiti dagli estensori del presente inventario in quanto desunti dal contesto stesso del disegno o da altre fonti. Per quanto concerne le misure, nellordine sono state indicate per prima laltezza e per seconda la base del foglio considerato dal verso in cui si osserva il disegno.
La numerazione delle carte, infine, che nellelenco formato in occasione del restauro pare seguire un ordine puramente casuale, si basa sui medesimi criteri cronologici adottati nellinventario ottocentesco, dal più antico al più recente; sono stati posti in coda le mappe e i disegni privi di datazione, anche se in taluni casi è stato possibile identificare e quindi segnalare almeno larco temporale.
Il riscontro con lelenco del restauro evidenziava la mancanza di una mappa in tela cerata di notevoli dimensioni raffigurante le strade comprese tra il fiume Panaro ed il confine bolognese (mm 490x5900) segnata n. 56, ritrovata solo una volta terminata la stesura dellinventario e pertanto aggiunta in coda (n. 83); sono stati recentemente annessi alla raccolta e quindi non sono segnalati nel predetto elenco in quanto non restaurati un quadro statistico demografico riguardante Vignola e le sue ville (n. 22: Stato di popolazione della comune di Vignola) ed una mappa incorniciata raffigurante lincasato di Vignola (n. 54: Vignola e dintorni).