Agostino Paradisi (1736-1783)
Pur non conservando un fondo librario o documentario direttamente riferibile ad Agostino Paradisi, la figura di questo straordinario intellettuale del secolo XVIII è compresa nell’Iconografia dei Celebri Vignolesi, pubblicata da Francesco Selmi nel 1839.
Poeta ed economista, Paradisi nasce a Vignola nel 1736, per poi trasferirsi l’anno successivo a Reggio, dopo la morte del padre. Viene chiamato dal Duca Francesco III a ricoprire la cattedra di economia civile nella rinnovata Università di Modena a partire dal 1772, collocandosi tra i protagonisti del corso riformatore di stampo illuminista che attraversa gli Stati Estensi nel corso del XVIII secolo. Consulente teatrale presso la corte estense a Rivalta, poeta arcadico e drammaturgo, amico e ammiratore di Goldoni, traduttore di Corneille, Crébillon padre e Voltaire, tratta nei suoi versi soggetti religiosi, filosofici e sociali. Celebre la sua Orazione per l’apertura dell’anno accademico dell’Università di Modena nel 1772, una sorta di manifesto dell’illuminismo con profondi echi muratoriani, così come la prolusione di elogio del generale e uomo di scienza Raimondo Montecuccoli nel 1775. Muore ancor giovane a Reggio, nel 1783.
Contributi
- Verso il Risorgimento (a cura del Dr. Piero Venturelli)
- Un giornale letterario del Settecento, “La Minerva” (a cura del Dr. Piero Venturelli)
Bibliografia